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ASIA 28/2/2005
Un piano di ricostruzione di cinque anni per le vittime del maremoto del 26 dicembre scorso è stato annunciato oggi dall’Undp (Programma di sviluppo delle Nazioni Unite). Al termine di un viaggio di due settimane nei Paesi colpiti dallo tsunami, Hafiz A. Pasha, capo delle operazioni dell’Undp in Asia meridionale, ha detto che il progetto di ricostruzione è quasi completato, con 157 milioni di dollari (118,5 milioni di euro) promessi per aiutare le nazioni devastate a tornare alla normalità. Parlando a una conferenza a Bangkok, Pasha ha spiegato che l’organismo dell’Onu sta passando da una prima fase, durante la quale è intervenuto per aiutare a rimuovere i detriti e garantire alloggi di emergenza, alla fase della vera ricostruzione. Il piano quinquennale – pronto a partire entro marzo e destinato a Indonesia, Sri Lanka, Thailandia e Maldive - sarà incentrato sulla fabbricazione di abitazioni definitive per coloro che hanno perso la casa nella catastrofe. In particolare ad Aceh, provincia indonesiana che risulta la più colpita in assoluto dal maremoto, sono già in costruzione circa 3.000 unità abitative. Vari Paesi donatori hanno promesso un totale di 977 milioni di dollari alle Nazioni Unite come contributo per le vittime dello tsunami; di questa cifra, 157 milioni sono stati appunto devoluti ai progetti dell’Undp, dai quali è esclusa l’India, che ha rifiutato ogni aiuto esterno, e la Thailandia, che ha chiesto solo assistenza tecnica. Non tutti i finanziamenti promessi sono stati però ancora ricevuti.
[LM]
Fonte MISNA
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