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ASIA 30/1/2006
MYANMAR – Aung San Suu Kyi, la leader del dissenso democratico birmano, è stata insignita del premio per la pace Olof Palme 2005. Nella motivazione del riconoscimento, dedicato alla memoria del primo ministro svedese pacifista assassinato nel 1986, si legge che Suu Kyi è per i popoli che combattono l’oppressione “un importante simbolo di opposizione pacifica a un potere repressivo”. Già vincitrice del Premio Nobel per la pace nel 1991, Suu Kyi è reclusa nella sua abitazione di Yangon dal 2003, ma sono complessivamente 16 gli anni che ha trascorso in prigione o agli arresti domiciliari da quando nel 1988 fece ritorno in patria e accettò di guidare il principale partito d'opposizione.
INDIA - Un gruppo di guerriglieri maoisti ha attaccato un ‘campo profughi’ uccidendo quattro civili; la polizia ha contrattaccato uccidendo a sua volta tre ribelli, tra cui una donna. Gli scontri sono avvenuti ieri sera nella remota regione di Bastar, nello stato del Chattisgarth, ma le forze di sicurezza ne hanno dato notizia oggi. Il campo sotto attacco era stato allestito lo scorso giugno per ospitare una comunità di 250 tribali (minoranze etniche delle zone rurali) minacciati di morte dai maoisti perché accusati di essere collaboratori delle forze dell’ordine. La guerriglia maoista è attiva dagli Anni ’70 in almeno sette stati indiani del sud e dell’est.
FILIPPINE – L’economia delle Filippine lo scorso anno è stata ‘salvata’ dalla rimesse degli emigrati. Nel 2005 la crescita economica è scesa al 5,1% rispetto 6% dell’anno precedente, ma in compenso si è verificata un’impennata del 23% del denaro inviato in patria da milioni di lavoratori filippini all’estero. Si stima che il 10% degli 88 milioni abitanti delle Filippine sia emigrato; nel 2005 le rimesse hanno toccato la cifra considerevole di 10,8 miliardi di dollari.
[BF]
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